“…Specchio…penso di conoscerti bene…è da un’immensità che ci frequentiamo…”
Buongiorno Lettori. Oggi per la rubrica “W gli Esordienti” voglio parlarvi di: Stati di alterazione di Max Zocca
Un romanzo breve che porta il lettore all’interno di una spirale discendente, tra elucubrazioni mentali, angosce e paure.
Una Milano con tinte scure e feroci, dove la vita, quella più becera, viene a galla e sembra non dare spazio ad altro se non al male…
il tutto accompagnato dalla musica metal, dall’alcool e dalla droga.
Cosa è vero e cosa non lo è lo potrete scoprire solo leggendo…
Stati di alterazione di Max Zocca
64 pagine che hanno la capacità di immergerti fino al midollo nelle paranoie, nelle paure e negli stati alterati del protagonista.
Lo sballo come via di fuga, la musica come accompagnatore, ma anche come ancora per rimanere attaccati a qualcosa di tangibile, ai ricordi, alle sensazioni.
Un concentrato di eventi diviso in tre capitoli che portano il lettore a non capire dove finisce l’elucubrazione e dove comincia la realtà portando chi legge in un loop apparentemente infinito.
A mio parare non è un libro per tutti.
La “cultura” dello sballo molto presente, la violenza di pensiero che il protagonista perpetua in primis su se stesso e poi sugli altri, lo portano ad essere un libro adatto agli amanti del genere, ma anche a chi, a mio avviso, è in grado di discernere tra bene e male.
Non completamente d’accordo con le idee del protagonista, ho comunque apprezzato il libro e anche se non mi sono immedesimata con nessuno dei personaggi raccontati, l’autore è riuscito a farmi vivere la storia.
Un bel libro, che ho apprezzato per la sua schiettezza, per la sua crudezza e per la capacità di portare il lettore a perdersi in una spirale non sua.
Qui potete trovare il libro di Max Zocca
Alla prossima recensione